I CONSIGLI DI ALAN TAGLIO

  • L'importanza di corrette potature

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    Tra i danni cui sono spesso soggetti gli alberi ci sono innanzitutto le maldestre potature, oltre ai danni da calpestio e conseguente costipamento del terreno, agli urti e ferite causati dalle auto che parcheggiano o delle macchine per lo sfalcio del prato, alle strozzature....

  • I consigli per una corretta potatura

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    In generale è buona norma non tagliare i rami di diametro superiore ai 6-8 cm al fine di ridurre i possibili danni alla pianta derivante dalla ferita. Il taglio deve essere netto, non slabbrato o a scale. In caso di rami lunghi o pesanti, al fine di evitare strappi nella...

  • E' importante sapere che

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    Le potature per piante a foglia caduca si distinguono in potatura verde e potatura secca. La prima, detta anche potatura invernale, viene eseguita quando la pianta è in riposo, mentre la seconda viene fatta nel periodo primaverile-estivo quando la pianta è in attività...

  • Gli attrezzi

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    Per la potatura, gli attrezzi variano secondo le necessità. Di solito si impiegano le apposite cesoie a lame combacianti o a lame affiancate: le prime sono più delicate, le seconde sono invece adatte al taglio dei rami più robusti. Se, per le sue dimensioni, il legno da potare...

  • Inverno, tempo di potatura. Alcuni consigli su come potare le piante

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    A gennaio, in una mezza giornata tra quelle più calde o comunque di sole, dedichiamoci alla potatura degli arbusti, seguendo queste semplici regole...

L'importanza di corrette potature

Tra i danni cui sono spesso soggetti gli alberi ci sono innanzitutto le maldestre potature, oltre ai danni da calpestio e conseguente costipamento del terreno, agli urti e ferite causati dalle auto che parcheggiano o delle macchine per lo sfalcio del prato, alle strozzature provocate da cavi o tiranti e all'improprio uso dell'albero quale supporto o struttura portante. Le potature irrazionali, approssimate e spesso vandalistiche indeboliscono la pianta, accentuandone la suscettibilità alle malattie e compromettendone l'armonia. Frequentemente lungo le strade come nei giardini privati, si vedono alberi ridotti a pali della luce o, nel migliore dei casi, ad attaccapanni. Si tratta per lo più di capitozzature, cioè tagli orizzontali che asportano una porzione di chioma così vasta da sconvolgere l'assetto generale dell'albero, provocando tra l'altro un deficit nutritivo in quanto viene a mancare la superficie fotosintetizzante. L'albero inoltre reagisce emettendo in prossimità della zona di taglio un elevato numero di getti che, inseriti nel tronco superficialmente e senza una logica strutturale, daranno vita a rami per lo più male inseriti e tali da non dare affidabilità statica. Le potature vanno eseguite solo se necessario e soprattutto con metodo!

Gli Attrezzi

Per la potatura,gli attrezzi variano secondo le necessità. Di solito si impiegano le apposite cesoie a lame combacianti o a lame affiancate: le prime sono più delicate, le seconde sono invece adatte al taglio dei rami più robusti. Se, per le sue dimensioni, il legno da potare non può essere troncato in modo netto dalle cesoie, ma esige un attrezzo più adatto allo scopo, si deve usare un seghetto o una roncola, che offrono la possibilità di eseguire un taglio «pulito». La potatura è tra le operazioni meno facili e semplici tra quante devono essere eseguite da chi si occupa di giardinaggio. Per questo, in genere, soprattutto per gli alberi da frutto, è bene affidarsi per le prime volte a potatori di provata esperienza, osservando con molta attenzione il loro lavoro. Solo quando si ha la certezza di aver acquisito la necessaria pratica ci si può cimentare nel taglio di un esemplare, a titolo di prova. Infatti, una potatura errata può pregiudicare il raccolto in modo irreparabile e influire negativamente sulla fruttificazione anche per due o tre anni.

Inverno, tempo di potatura. Alcuni consigli su come potare le piante

A gennaio, in una mezza giornata tra quelle più calde o comunque di sole, dedichiamoci alla potatura degli arbusti, seguendo queste semplici regole:

  • 1- Riduciamo la lunghezza dei rami ed eliminiamo quelli morti.
  • 2- Tagliamo anche quelli che sono orientati verso il centro della pianta.
  • 3- Cerchiamo nella potatura di far prendere aria e luce al centro della pianta.
  • 4- Smuoviamo anche il terreno e distruibuiamo humus o terriccio arricchito.

Dove tagliare i rami?

In questo schema la differenza nel potare un ramo vicino o lontano dal nodo:

Come tagliare il ramo?

In questo schema grafico l’angolazione corretta per la potatura:

E' importante sapere che

Le potature per piante a foglia caduca si distinguono in potatura verde e potatura secca. La prima, detta anche potatura invernale, viene eseguita quando la pianta è in riposo, mentre la seconda viene fatta nel periodo primaverile-estivo quando la pianta è in attività vegetativa. Per le sempreverdi si consiglia generalmente di potare dopo le gelate primaverili, per evitare di perdere i nuovi germogli a causa degli abbassamenti repentini della temperatura. Per le drupacee, e quindi per i vari Prunus ornamentali, la potatura invernale si accompagna ad emissioni di gomma, sopratutto in zone a clima freddo e umido. In questo caso è consigliata la potatura verde, eseguita dopo la fioritura.

I consigli per una corretta potatura

In generale è buona norma non tagliare i rami di diametro superiore ai 6-8 cm al fine di ridurre i possibili danni alla pianta derivante dalla ferita. Il taglio deve essere netto, non slabbrato o a scale. In caso di rami lunghi o pesanti, al fine di evitare strappi nella corteccia, è bene effettuare un pre-taglio nella parte basale del ramo e poi tagliare anteriormente, partendo dall'alto, il suddetto ramo. Nel caso di soppressione di un intero ramo, esso non va tagliato a filo tronco, com'è pratica diffusa, bensì occorre lasciare il cercine (il cosiddetto collare) alla base del ramo che è la parte di inserzione del ramo stesso sul tronco. Tale cercine rimane presente in caso di disseccamento naturale del ramo. La sua presenza aumenta le capacità difensive della pianta da eventuali penetrazioni di patogeni dalla superficie di taglio. Inoltre è stato provato che il numero e l'intensità dei ricacci indesiderati è di gran lunga minore laddove venga rispettato il collare. Nel caso di raccorciamento di un ramo o branca, la potatura dovrà seguire il principio del cosiddetto taglio di ritorno che consiste nel raccorciare un ramo lasciando, al di sotto del taglio, un ramo laterale che sostituisca nellle funzioni la cima asportata. La cima di un ramo esercita infatti funzioni di controllo sulle gemme sottostanti e la sua asportazione provoca la soppressione dei fattori di controllo dello sviluppo vegetativo; col taglio di ritorno si rimpiazza la cima asportata con una "cima di sostituzione" che ne riprende le funzioni di controllo e di regolazione dell'accrescimento delle gemme sottostanti. Il raccorciamento con taglio di ritorno agisce sul contenimento della chioma ed è basilare per la potatura libera che intenda mantenere inalterata la forma della pianta tenendone contenute le dimensioni (per vincoli di confine, per problemi di stroncamento da neve, per ridurre l’effetto "vela" della chioma causato da venti dominanti, ecc...).